sabato 23 dicembre 2017

#SGUARDI POIETICI / A giudicare dalla mia tendenza (Vincenzo Ananìa)

A giudicare dalla mia tendenza
a incassare la testa fra le spalle
e dall’esitazione con cui affronto
le strisce pedonali, sono anziano.
Sui banchetti dell’antiquariato
ormai da tempo è facile trovare
il compasso delle mie elementari
le illustrate che spedivo dal mare.

Ora ho il computer il fax il cellulare
in memoria dei miei viaggi arditi
navigo instancabile di sito in sito. 
Però a quel mare vorrei tornare
ai suoi orizzonti chiari e illimitati,
ma non c’è vela che non porti all’Ade
e sono anziano e intravedo il Niente –
datemi un salvagente, una fede.

*** Vincenzo ANANÌA, poeta e magistrato, morto nel 2013, Senza titolo, in ‘blanc de ta nuque’ – uno sguardo sulla poesia italiana contemporanea, 24 gennaio 2008, qui


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