mercoledì 6 settembre 2017

#SGUARDI POIETICI / Delirio (Alexandros Panagulis)

Quando ravvivi nel pensiero i morti
non scordare che vissero anche loro
pieni di sogni e di speranze
proprio come i vivi ora

Dalla stessa strada che percorri essi passarono
e andando non pensavano alla tomba
Erano pochi come oggi a meditarla 
I più credevano loro scopo la vita 
nè mai riuscirono a pensare 
che solo il passato è esistenza 

Dissiparono il tempo in cui comparvero 
vili e incapaci di trovare Dio 
e credettero in idoli già eretti 
da quanti erano vissuti prima

Quanti avevano creduto di trovare Dio 
vestito in forme umane 
perchè abbagliati dalla luce 
dei pochi che volevano 
trovare il balsamo della conoscenza 

Quei pochi essi li credettero dei 
ma non seppero avvertire
il dono che lasciavano alla vita 

E quei pochi passarono e gli altri
sotto mentite spoglie li ricordano 

Esistono quei pochi 
e gli altri non lo sanno

I Pochi vengono ma
Non li aspetta nessuno

Come diventa sempre
più difficile l'avanzare

E se tu vuoi trovarti tra quei Pochi
sappi
che diventerai compagno della solitudine
Che da solo parlerai piangerai e ti arrabbierai
Più tardi
piangerai e ti arrabbierai soltanto
Più tardi ancora
penserai solamente e piangerai

Quando sarai laggiù
sappi che dopo
troverai la verità o la pazzia

Forse sono due cose uguali
ma tu spera

*** Alexandros PANAGULIS,  1939-1976, politico, rivoluzionario, poeta greco, Delirio, 1971, in 'alekospanagulis.altervista.org', qui
https://it.wikipedia.org/wiki/Alexandros_Panagulis


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