sabato 5 agosto 2017

#RACCONTId'AUTORE / Un buon governante e il suono della foresta (W. Chan Kim, Renée A. Mauborgne)

Nel III secolo a.C. il re Ts’ao inviò al tempio suo figlio, il principe T’ai, come allievo del grande maestro Pan Ku. 
Il maestro Pan Ku doveva insegnare al giovane principe T’ai, successore del padre al trono, i rudimenti per diventare un giorno un buon governante. 

Appena giunto al tempio, il maestro lo mandò da solo nella foresta Ming-Li. 
Quando il principe T’ai ritornò dalla foresta, Pan Ku gli chiese di descrivere ciò che aveva sentito. 
«Maestro» disse il principe «ho sentito cantare i cuculi e i colibrì, ho sentito lo stormire delle fronde, il frinire delle cicale, il fruscio dell’erba, il ronzio delle api e ho sentito il vento sibilare e urlare». 

Conclusa la descrizione il maestro gli disse di tornare alla foresta e di ascoltare ancora. 

Il principe si stupì della richiesta del maestro. Non aveva forse già udito tutti i suoni della foresta Ming-Li?
Per giorni e notti il principe stette da solo nella foresta ad ascoltare, ma non riusciva a distinguere nessun altro suono che non fosse tra quelli già uditi. 
Un mattino, però, seduto in silenzio sotto un albero, cominciò a sentire distintamente dei flebili suoni, diversi da tutti quelli che conosceva. 
Si sentì illuminato. 
«Questi sono certamente i suoni che il maestro voleva che riconoscessi» si disse.

Quando il principe T’ai ritornò al tempio, il maestro gli chiese cosa avesse sentito di nuovo.
«Maestro», disse il principe con riverenza, «ascoltando più attentamente ho potuto sentire l’inaudito - il suono dei fiori che si schiudevano, il suono del sole che scaldava la terra, il suono dell’erba che si dissetava con la rugiada mattutina». 

Il maestro annuì in segno di approvazione. 

«Saper ascoltare l’inaudito», precisò Pan Ku, «è una disciplina necessaria per essere un buon governante. E solo quando un governante ha imparato ad ascoltare il cuore delle persone, a sentire i loro sentimenti incomunicati, i dolori inespressi e le lamentazioni non dette, che è in grado di capire quando qualcosa non va e può sperare di suscitare fiducia nel suo popolo e di soddisfare i suoi bisogni. 
Il declino degli stati comincia quando chi li governa sa ascoltare solo ciò che è in superficie, le parole, e non sa penetrare in profondità nelle anime delle persone per udire i loro autentici pensieri, sentimenti, desideri.

*** W. Chan KIM, 1952, consulente coreano, e Renée A. MAUBORGNE, 1963, economista statunitense, entrambi docenti di strategia e management all'Insead, da Parabole sulla Leadership, 1992 (Parables of Leadership, ‘Harvard Business Review’, July-August, pp. 123-128, 1992, segnalato anche qui) in Gian Piero Quaglino, a cura, Leadership, Raffaello Cortina, Milano, 1999.



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