venerdì 13 gennaio 2017

#SGUARDI POIETICI / L'Italia è ancora come la lasciai (Johann Wolfgang Goethe)

L’Italia è ancora come la lasciai,
ancora polvere sulle strade,
ancora truffe al forestiero,
si presenti come vuole.
Onestà tedesca ovunque cercherai
invano,
c’è vita e animazione qui,
ma non ordine e disciplina;
ognuno pensa per sé, è vano,
dell’altro diffida,
e i capi dello stato, pure loro,
pensano solo per sé.
Bello è il paese! Ma Faustina, ahimè,
più non ritrovo.
Non è più questa l’Italia
che lasciai con dolore.

*** Johann Wolfgang GOETHE, 1749-1832, scrittore, poeta, drammaturgo tedesco, L'Italia è ancora come la lasciai, da Johann Wolfgang Goethe, Poesie d’amore, a cura di Anna Reali, Newton Compton, 1997
Anche in 'berlinocacioepepemagazine.com', 11 luglio 2015, qui


Testo originale
(Noch ist Italien, wie ichs verließ)

Noch ist Italien, wie ichs verließ,
noch stäuben die Wege,
Noch ist der Fremde geprellt,
stell er sich, wie er auch will.
Deutsche Rechtlichkeit suchst du in allen Winkeln vergebens,
Leben und Weben ist hier,
aber nicht Ordnung und Zucht;
Jeder sorgt nur für sich, ist eitel,
misstrauet dem andern,
Und die Meister des Staats
sorgen nur wieder für sich.
Schön ist das Land! doch ach!
Faustinen find ich nicht wieder.
Das ist Italien nicht mehr,
das ich mit Schmerzen verließ.

In Mixtura altri 4 contributi di Johann Wolfgang Goethe qui

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