lunedì 24 ottobre 2016

#SGUARDI POIETICI / Quando cadono le arance, resta il tronco (Filippo Strumia)

Quando cadono le arance, resta il tronco
e gli occhi vanno altrove. Così l'estetica
della rivoluzione s'è chiusa nel cassetto
dei maglioni ben piegati.
Ha avuto i suoi poeti il novecento
e la violenza dell'immaginazione, 
ora siamo qui in questa prudenza delle cose, 
foglie d'erba dopo il suono del trattore. 
In questo tempo che sarà minore 
andiamo a piedi. Nessuno ci dà il cambio, 
né promette. Cammina, amico, un piede 
dopo l'altro. Lascia andare ogni cadenza 
e geometria. Guarda in basso 
e dimmi se c'è luogo migliore 
per dire alle tue gambe io sono.

*** Filippo STRUMIA, psichiatra, psicoanalista, poeta, Quando cadono le arance, resta il tronco, da Filippo Strumia, Marciapiede con vista, Einaudi, 2016


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