venerdì 23 settembre 2016

#LINK / Autunno, la sua dimensione psicologica (Emanuele Casale)

«E se fossimo noi,
foglie di autunni colorati,
soffiati da un vento sconosciuto?»

Per alcuni l’autunno, con il suo meraviglioso foliage (fogliame), è una stagione che apporta un mood emotivo pregno di tristezza, nostalgia, malinconia. Per altri è invece la magia più alta che la natura possa esprimere nella sua circolarità. Anche nell’autunno c’è una gioia sommessa. Presto cercheremo di descriverla.

E’ ben noto in psicologia, soprattutto nella clinica, come il mutare del tempo e delle stagioni influisca a livello psicofisiologico su ognuno di noi, a diversi livelli.
Ciò è dovuto a una diversa serie di fattori metereologici che sono percepiti – volenti o nolenti – dalla nostra unità corpo-psiche, quali – primo tra tutti – la variazione temporale della luce diurna, che a sua volta ha effetti a livello neurotrasmettitoriale (e ormonale) su tutto il nostro corpo-psiche. Esistono anche diversi disturbi dell’umore legati al cambio delle stagioni, la stessa depressione ha una sua peculiare modalità nel cambio stagionale.

Affianco a – e nonostante – tutte queste evidenze scientifiche si pone un’altra realtà tanto umana quanto anch’essa scientifica, ovvero che molte persone – incluso il sottoscritto – provano stati di immensa serenità, a volte gioia, appagamento, rilassamento, rigenerazione quando l’autunno bussa alle porte di un’estate ormai finita: è come una vera e propria ri-nascita per molti.
E’ come se una certa primavera (che in genere rappresenta una rinascita) possa nascere anche in autunno. E’ proprio vero ciò che scrisse Nietzsche: « L’autunno non è una stagione, ma uno stato d’animo» (...)

*** Emanuele CASALE, studioso di psicologia junghiana, fondatore e coordinatore di 'junitalia', L’autunno e la sua dimensione psicologica. L’autunno che vive in noi, nell’anima, 'jungitalia', 22 settembre 2016. 
Anche in "L’Anima fa Arte", n. 12, 2016, intitolato Foglie

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