mercoledì 30 settembre 2015

#MOSQUITO / Psichiatri, quelli 'biologici' (Luigi Cancrini)

[Lettera - Negli Stati Uniti in soli 10 anni il numero di ragazzi affetti da disturbo bipolare si è moltiplicato di 40 volte. Le vittime sono soprattutto i bambini tra i 2 e i 5 anni e nella metà dei casi viene prescritto un antipsicotico come Zyprexa, Seroquel o Risperdal: che di bambini ne hanno già uccisi 45. (Davis Fiore)]

Risposta - Molti sono gli psichiatri oggi che diagnosticano il disturbo bipolare a persone che incautamente riferiscono di avere dei giorni buoni e dei giorni meno buoni. Generosamente il disturbo bipolare viene ipotizzato del resto anche alle persone che stanno male e piangono perché hanno perso un gatto o un nonno, un padre o un figlio, un lavoro o un amore ed a cui sempre più spesso si prescrivono gli antidepressivi (bisognerebbe altrimenti parlare con loro), gli stabilizzatori dell’umore (potrebbero ricadere) e un po’ di antipsicotici (per evitare che diventino troppo allegri dopo dimenticando). 
Epigoni moderni dei cacciatori di streghe al tempo dell’Inquisizione, vanno per il mondo di oggi gli psichiatri “biologici”, dunque, cercando quelli che nel loro delirio sono “bipolari”. Sapendo che per trovarli è sufficiente non collegare tristezza e allegria ai fatti della vita e sapendo che chi ne trova di più riceve più regali dall’industria farmaceutica, va a più congressi e fa più carriera. Evitando, per sé, la fatica e il dolore del confronto con il dolore dell’altro. Di cui nessuno ha insegnato loro a non avere paura. 

*** Luigi CANCRINI, 1938, psichiatra e psicoanalista, rubrica ‘dialoghi’, ‘l’Unità’, 24 gennaio 2010.


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