giovedì 30 luglio 2015

# LINK / Stupri (1), la ragazza della Fortezza

(...) «Sono io la ragazza dello stupro della fortezza, sono io. Esisto. Nonostante abbia vissuto anni sotto shock, sia stata imbottita di psicofarmaci, abbia convissuto con attacchi di panico e incubi ricorrenti, abbia tentato il suicidio più e più volte, abbia dovuto ricostruire a stenti briciola dopo briciola, frammento dopo frammento, la mia vita distrutta, maciullata dalla violenza: la violenza che mi è stata arrecata quella notte, la violenza dei mille interrogatori della polizia, la violenza di 19 ore di processo in cui è stata dissezionata la mia vita dal tipo di mutande che porto al perché mi ritengo bisessuale». 
Così si legge sul blog Abbatto i muri e a scrivere, secondo quanto riferisce lo stesso blog, sarebbe la ragazza della Fortezza dopo che, qualche giorno fa, sono uscite le motivazioni che hanno spinto la Corte d'Appello ad assolvere i sei imputati che erano stati condannati a 4 anni e mezzo di reclusione con l'accusa di violenza sessuale di gruppo. I fatti risalgono al 2008.
"Vicenda "incresciosa" e "non encomiabile per nessuno", ma "penalmente non censurabile" hanno scritto i giudici. Secondo la Corte (composta da Angela Annese, Maria Cannizzaro e Federico Boscherini), con la denuncia la ragazza voleva "rimuovere" quello che riteneva essere stato un suo "discutibile momento di debolezza e fragilità". Il rapporto avvenne in un'auto parcheggiata nelle vicinanze della Fortezza da Basso, dopo una serata passata a una festa. Gli imputati, tutti italiani, avevano fra i 20 e i 25 anni, la ragazza ne aveva 23. 
In primo grado, il gruppo venne condannato per aver abusato delle condizioni di inferiorità psichica e fisica della ragazza, che sarebbe stata ubriaca. Secondo i giudici d'appello, invece, il comportamento della ragazza fa "supporre che, se anche non sobria" fosse comunque "presente a se stessa". Riferendosi al rapporto, la Corte parla di una "iniziativa di gruppo comunque non ostacolata, in sostanza i giudici hanno ritenuto che i ragazzi possano aver "mal interpretato" la disponibilità della ragazza. (...)

*** (non firmato), "Io, la ragazza della Fortezza, violentata anche dalle vostre domande", 'la Repubblica-Firenze', 21 luglio 2015, qui

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