mercoledì 18 febbraio 2015

#CASI FORMATIVI #IMPRESA / Il rapporto con i giovani (Il caso Negrini-Doddi)

Si tratta di un caso-culto, per la forza della tematica trattata e per il particolare stile di relazione evidenziato da Capo e Collaboratore, analizzabile secondo più ottiche. 
Nonostante la sua datazione non recente, è tuttora discusso, anche negli Usa, in contesti di formazione di base, pure universitari. 
Per quanto mi concerne, ho usato questo stimolo in parecchie situazioni, producendo reazioni coinvolte e scambi assai produttivi, che hanno permesso di riflettere sui rischi e gli errori della comunicazione e su come produrre una relazione efficace. 
Tra l'altro il materiale si presta bene a toccare il tema, sempre più critico e discusso (al di là, purtroppo della moda) del coaching.

° ° °

Riccardo Doddi, 28 anni, laureato in fisica, lavora da un anno come ricercatore al Centro Sperimentale Italiano.
Suo capo diretto è Fabio Negrini, 45 anni, direttore del Laboratorio Prove Tecniche, entrato al Centro subito dopo aver conseguito la laurea in ingegneria elettronica.

E’ lunedì mattina. Riccardo Doddi si affaccia all’ufficio di Negrini; aspetta un cenno di assenso, poi entra e gli mostra una lettera. L’ha ricevuta venerdì: viene dalla Fondazione Guglielmi ed è firmata dal prof. Giorgio Santini. In essa, gli viene proposto un impiego presso la Fondazione.
Fabio Negrini legge la lettera, poi la restituisce a Doddi.

Questo è il colloquio che si è avviato tra i due.

Doddi
Che ne pensa?

Negrini
Ero informato.

Doddi
Davvero?

Negrini
Sì. Sapevo che Santini le avrebbe fatto una proposta. Me ne aveva parlato una quindicina di giorni fa, al convegno di Parigi. Mi chiese se avevo qualcosa in contrario: gli risposi di no, che se lo voleva, la contattasse pure.

Doddi
Veramente... non capisco...

Negrini
Cosa?

Doddi
Non so, la cosa mi sorprende... soprattutto dopo quanto lei mi aveva detto recentemente... 
(pausa). 
Le sono sincero: io, qui, ci sto molto bene. Glielo assicuro. Non vorrei che lei si facesse l’idea che me ne voglio andare. 
(pausa) 
Però... Non so, forse dovrei incontrarlo, il prof. Santini... Immagino che se lo aspetti. Non credo di poter rifiutare un colloquio... (pausa) Per questo le ho fatto vedere la lettera. Desideravo che lei ne fosse a conoscenza. Non vorrei che lei pensasse che, se accetto il colloquio, ho intenzione di lasciare il laboratorio...
(pausa) 
Certo, a meno che il prof. Santini mi dovesse proporre qualcosa di straordinario...

Negrini
Ma perché mi sta dicendo tutto questo, Doddi?

Doddi
Perché non mi piacerebbe che lei venisse a sapere da qualcun altro che io sto pensando di lasciare questo posto unicamente perché ho un contatto con un altro centro di ricerca. Davvero: non ho alcuna intenzione di andarmene. Il mio lavoro, qui, mi piace. Lo abbandonerei solo per qualcosa di veramente nuovo; ma bisognerebbe fosse proprio qualcosa di estremamente interessante... Qualcosa per cui non potrei assolutamente dire di no. 
(pausa) 
Sì, credo proprio che glielo dirò, al professor Santini. Ho piacere di incontrarlo e di visitare i suoi laboratori; però, finché non mi si presenterà un’occasione veramente unica, io da qui non intendo muovermi.
(pausa) 
Vorrei sapere cosa ne pensa, di questa mia scelta.

Negrini
E’ lei, Doddi, l’interessato. La scelta è sua, mi pare ci debba pensare lei.

Doddi
Gliel’ho detto: non la prendo molto sul serio questa offerta. Non penso mi verrà proposto qualcosa di veramente straordinario. Però sono interessato a sentire cosa il prof. Santini avrà da dirmi. E poi, sono curioso di vedere i laboratori della sua Fondazione.

Negrini
Prima o poi dovrà prendere una decisione su dove ha intenzione di lavorare.

Doddi
Ma io ho già deciso. 
(pausa) 
Solo che... Insomma, credo che anche per il futuro alla fine tutto dipenderà sempre dalle offerte che mi verranno fatte. Non pensa?

Negrini
No. Non necessariamente. Una persona in gamba ha sempre delle proposte. E allora, cosa fa? Le fanno una buona offerta e lei se ne va; poi, non appena ha cambiato, le fanno un’altra buona offerta e lei se ne va ancora. Non capirà più nulla se prenderà in considerazione tutte le offerte che le potranno arrivare: farà solo una bella confusione. Non le sembra che la sua stabilità sia un fatto importante?

Doddi
Ma io non mi sto dando da fare per trovarmi un altro posto. Gliel’ho spiegato: la lettera me l’ha mandata il prof. Santini, non sono io che sono andato a cercarlo. Tutto ciò che ho detto, adesso, è semplicemente che credo che dovrei accettare il colloquio. E’ lei che dice che mi sto dando da fare...

Negrini
E’ chiaro che nessuno le impedisce di rinunciare al suo posto attuale, se le viene offerto qualcosa di meglio. Io ho solo affermato che lei si troverà sempre di fronte al problema di cosa fare: se rimanere, dove andare e perché.

Doddi
Dunque lei ritiene che io non possa trovare un posto migliore di quello che ho qui da lei?

Negrini
Be’, questo proprio non lo so. Comunque, non volevo dire questo.

Doddi
Le posso fare una domanda?

Negrini
Prego.

Doddi
Che impressione le farebbe se decidessi di andarmene?

Negrini
Se lei desiderasse andarsene, direi: va bene, se è questo che lei vuole. Però, in tutta franchezza, non penso sarebbe un dramma se lei desse le dimissioni.

Doddi
Io comunque non sto desiderando di andarmene. Gliel’ho già detto, spero ne sia convinto...

Negrini
Vede, Doddi, lei si trova ad affrontare il problema di tutti coloro che vengono ricercati. Deve decidere cosa vuole: se accettare o no le offerte che le arrivano.

Doddi
Le confesso, adesso sono un po’ in crisi..., ho un po’ di confusione in testa... Sono venuto a parlarle perché volevo essere leale con lei. Volevo la sua approvazione. Non volevo lei potesse pensare... Invece... adesso... Non so, lei mi sta facendo sentire in colpa, e questo non mi va, mi dà fastidio...

Negrini
Certo, lei è leale. E’ leale per quanto si possa esserlo...

Doddi
Non sono venuto qui con strane intenzioni, non volevo pretendere nulla... E non desideravo affatto disturbarla.

Negrini
Nessun disturbo, Doddi. Se lei ritiene che sia meglio per lei andarsene altrove, pazienza. A me sta bene. Troveremo un altro fisico. Ce ne sono, di fisici, sul mercato. E bravi quanto lei: in tanti non chiederebbero altro che di venire a lavorare da noi. Quello che non comprendo, e mi secca, è che lei appaia così instabile: a me, ma anche al prof. Santini. Pronto a correre dietro alla prima offerta che le arriva. Che cosa sta cercando? Soldi? Un lavoro di ricerca? Autonomia? Mi pare le abbia tutte, queste cose, qui. O no?

Doddi
Proprio non la capisco, ingegner Negrini. Allora lei pensa che nessuno sarà mai in grado di offrirmi qualcosa di meglio di quanto non faccia qua da lei?

Negrini
Non ho detto questo. Sostengo solo che tutto ciò mi sembra stra-no. Lei mi ha chiesto che impressione mi farebbe se se ne andasse? Bene, le sto rispondendo. Le sto dicendo che mi sembrerebbe strano: così presto, dopo appena un anno da quando è entrato...

Doddi
Insomma, io cercavo solo di essere onesto con lei e...

Negrini In questo momento della sua vita di lavoro, tutti i posti si equivalgono. Non ce n’è uno meglio di un altro. Sono tutti eguali. Qualcuno potrebbe darle qualche soldo in più, ma in compenso potrebbe ritrovarsi in un laboratorio con appena quattro alambicchi, dove non riuscirebbe a fare nessuna ricerca che si rispetti. Oppure, potrebbe trovarsi in un ambiente tranquillo, magari anche con qualche grado sulle spalline: però, in questo caso, lei, nel giro di pochissimi anni, come ricercatore sarebbe finito. Quel che lei dovrebbe prendere in considerazione è la possibilità di fare del lavoro serio e abbastanza interessante, in un contesto che le consenta di svilupparsi. Ai suoi colleghi - gli unici veramente importanti - non gliene importa nulla che lei sia un novellino, oppure uno con qualche titolo sulla giacca. Comunque, non mi capisca male: non intendo influenzarla. Se lei ritiene che per lei sia meglio andarsene, io non la trattengo. Faccia come meglio crede.

Doddi
Mi scusi, ingegnere, ma quanto sta dicendo non c’entra. Io ho detto che prenderei in esame l’offerta del professor Santini solo se fosse tanto allettante da costringermi a dire di sì. Dovrei forse dire di no, se fosse davvero più interessante?

Negrini
Le dicevo semplicemente che mi sembrerebbe comunque un po’ troppo presto, pensando alla sua attuale esperienza.

Doddi
Mi sta dicendo che un giovane, il quale abbia voglia di crescere professionalmente, non dovrebbe accettare di cambiare, se gli viene offerto qualcosa di meglio?

Negrini
Secondo lei, che cosa dovrebbe fare?

Doddi
Cambiare. Cercarsi il posto migliore e andare dove vuole.

Negrini
Certo. Ma non troppo presto.

Doddi
E quanto dovrebbe stare ad aspettare, allora?

Negrini
Questo non lo so. Però abbastanza per consolidarsi e realizzare qualcosa.

Doddi
Uno, due, tre anni?

Negrini
Dipende.

Doddi
Allora, quando dovrei cominciare a pensare di guardarmi in giro?

Negrini
Non sono io a poterle dare una risposta. Tocca a lei stabilirlo.

Doddi
Ma se decidessi di andarmene entro un anno, che impressione avrebbe lei e cosa penserebbero gli altri qui dentro?

Negrini
Immagino che la si valuterebbe come uno un po’ opportunista, un po’ troppo interessato a se stesso. Uno impaziente, uno decisamente instabile. Insomma, non credo ci farebbe una gran bella figura.

Doddi
Non la capisco. Sono stato franco con lei, e lei mi sta facendo sentire in colpa. Volevo solo mostrarle la lettera e farle sapere ciò che avevo in animo di fare. Invece... Ma che cosa avrei dovuto dirle?

Negrini
Che lei aveva ricevuto la lettera del professor Santini, che sarebbe andato a incontrarlo, ma che non aveva nessuna voglia di andarsene fino a quando non avesse maturato un po’ di quella esperienza che oggi non ha.

Doddi
E’ inutile... Non riesco a spiegarmi. Lei è convinto che non ci sia altro posto al mondo migliore di questo...

° ° °
Possibili domande per la discussione:
(1) - Quali sono gli obiettivi di Negrini (il capo)?
(2) - Quali sono gli obiettivi di Doddi (il collaboratore)?
(3) - Come valutate il comportamento di Negrini e Doddi?
(4) - Cosa possiamo apprendere dal caso?

*** Massimo Ferrario (a cura di), 1996. Caso tratto e adattato da A. Zaleznik e D. Moment, Blackman and Dodds, in The Dynamics of Interpersonal Behavior, John Wiley and Sons, 1964. Materiale didattico utilizzato in aula per la formazione di manager e professional su temi di comportamento organizzativo. Riproducibile indicando autore e fonte.

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