sabato 31 gennaio 2015

#VIDEO #TEOLOGIA / Un teologo scomodo


Giovanni FRANZONI, 1928
già abate dell'Abbazia San Paolo fuori le Mura, Roma
teologo, saggista
Colloquio con Concita De Gregorio, 'Pane quotidiano', RaiTre, 15 gennaio 2015
video, 24min29


Di lui Pier Paolo Pasolini scrisse: «Non c'è sua predica che non arrivi implicitamente ad attaccare il potere». 
Tutta la vita di Giovanni Franzoni, ordinato sacerdote nel 1955 e costretto ad abbandonare il clero nel '76 per aver dichiarato il proprio appoggio al PCI, è una lunga ricerca della verità, al di fuori da ogni gerarchia. Dall'opposizione al concordato alla solidarietà con le lotte operaie, Franzoni testimonia la possibilità di un cristanesimo radicato nella società e sempre dalla parte dei più deboli. (da RaiTv)

L'occasione per questo colloquio è la recente pubblicazione dell'ultimo libro di Giovanni Franzoni: Autobiografia di un cattolico marginale, Rubbettino, 2014, 
Alcuni temi toccati nel video: solidarietà e fratellanza, le religioni e il falso scontro di fedi diverse, il cardinale cattolico Oscar Romero (1914-1980), Paolo VI, il Concilio Vaticano II, papa Francesco.
Di sé Franzoni dice: «Non sono nato marginale, sono nato allineato critico». 
Poi, evidentemente, l'allineamento non è stato considerato sufficiente dalla gerarchia ecclesiastica. 
E, se la sua figura non è diventata marginale (la comunità di base da lui fondata continua ad avere un seguito largo e affezionato di credenti e i suoi scritti, per quanto in passato censurati, continuano a essere punto di riferimento teologico-culturale per tanti cattolici), certo è diventata scomoda.
Non è il primo caso. (mf)

° ° °

Una citazione di Franzoni sul caso di Eluana Englaro:
«Se Eluana non percepisce nulla non si capisce in cosa consista questo suo vivere, se invece dovesse talvolta percepire la propria situazione, si tratterebbe di una orrenda tortura. Nella primitiva storia del cristianesimo il morire era una cosa naturale e un avvicinarsi alla vita eterna. C'è una notevole preoccupazione dei vertici vaticani nei confronti della modernità. La Chiesa ormai, non potendo più contare su una maggioranza reale, punta sulla 'maggioranza morale': cioè pretende di pesare di più in base a una presunta superiorità dei propri principi morali. E questo è antidemocratico.» (da Eluana, Giovanni Franzoni: «Non più vita ma tortura», micromega, 4 febbraio 2009)

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