giovedì 12 marzo 2015

#SPILLI / La bufala della 'crisi' come 'opportunità' (M. Ferrario)

Si ripete da sempre (e in particolare lo ripete chi si occupa di formazione, motivazione, sviluppo delle persone) che in cinese l'ideogramma 'Wēijī' significa 'crisi' ma anche 'opportunità'.

Bene, è una bufala.

Il carattere 'crisi' in cinese non include alcun carattere di 'opportunità' e la parola 'crisi', anche in cinese, ha quindi un significato negativo esattamente come in italiano, inglese, spagnolo, tedesco e probabilmente in ogni altra lingua.

Pare che il primo uso distorto di questo binomio 'crisi-opportunità' risalga a un editoriale anonimo in un giornale per missionari in Cina (1938).

Ma la divulgazione fantasiosa ha cominciato ad essere 'virale' con John Fitzgerald Kennedy, che in un discorso a Indianapolis del 1953 afferma testualmente: «Scritta in cinese la parola crisi è composta di due caratteri.Uno rappresenta il pericolo e l'altro rappresenta l'opportunità». 
Kennedy ha usato regolarmente questo tropo, seguito da Richard M. Nixon, Condoleeza Rice (durante le trattative per il Medio Oriente), Al Gore (durante la sua testimonianza alla Commissione Usa per l'Energia e il Commercio e nel discorso di ringraziamento per il premio Nobel per la pace). 
Poi sono arrivati i consulenti e gli 'esperti' di motivazione del personale. 
E oggi questa falsa etimologia è divulgata giornalmente dai sostenitori del 'pensiero positivo': usata come farmaco ottimistico per cambiare la realtà con un colpo di wishful thinking.

Potete raccogliere argomenti circostanziati e storici su wikipedia

Inoltre, un articolo di ulteriore conferma di Alessandra Vita, interprete di inglese, tedesco e spagnolo segnala un saggio di Victor H. Mair, Professor of Chinese Language and Literature, Department of East Asian Languages and Civilizations, University of Pennsylvania, Philadelphia, PA 19104-6305, USA: in questo scritto, in inglese, è descritto come è nato il fraintendimento.

Ecco i due link:
° Alessandra Vita, In cinese, “crisi= pericolo+opportunità”? NON è vero!, 'alessandravita.com', 9 febbraio 2014, qui
° Victor H. Mair, Danger + Opportunity ≠ Crisis, 'pinyin.info', settembre 2009, qui

*** Massimo Ferrario, La bufala della 'crisi' come 'opportunità', per Mixtura

2 commenti:

  1. E' assolutamente vero, a prescidere dalla congruenza ideogrammatica cinese: la crisi, qualunque crisi, individuale, economica, politico-sociale, religiosa e culturale o valoriale che essa sia , é sempre una formidabile opportunità per lestofanti e grassatori, intellettuali d' accatto, " Uomini della Provvidenza", maghi ,santoni e tutta quella sciacalleria d'assalto che scende in campo quando le persone sono smarrite, sfiduciate, sofferenti. Opportunità é un termine neutro, privo di segno valoriale, lo si può associare alla crisi come alle magnifiche sorti progressive dell' umanità. La domanda é : opportunitá di che? Per chi ?

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  2. Perfettamente d'accordo.
    Una volta stabilito che i cinesi non c'entrano (!), possiamo ribadire ciò che la realtà sempre ci conferma: almeno sul piano economico, ogni crisi fa star meglio chi stava meglio e fa star peggio chi stava peggio. Quindi un nesso tra crisi e opportunità c'è. Ma non è per tutti. E nel dubbio basta risentire le telefonate di qualche faccendiere/lestofante che, dopo i terremoti e con i cadaveri ancora caldi, si frega le mani immaginando la pioggia di guadagni della ricostruzione...

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