domenica 1 marzo 2015

#SGUARDI POIETICI / E quando questo sguardo mi accade (M. Ferrario)

Io non sono un poeta.

Cerco un’anima
che provi a farsi poro del mondo.
Cerco occhi
che provino a scuotere e aggredire 
e incidano e trasformino.
Cerco parole
che provino a dire parole
che non siano solo 
parole.

Io non sono un poeta.
Non so e non voglio usare la metrica
e la rima che addolcisce i suoni e canta le melodie.
Non so e non voglio inventare una lingua
criptica e astrusa
che illuda sapienza e profondità
e miri a far credere di aver capito
l’arzigogolo misterioso impossibile da capire
perché non c’è nulla da capire.

Io non sono un poeta:
e mi basta uno sguardo
che costruisca emozioni.

Io non sono un poeta:
e ringrazio il dio che mi abita
se ogni tanto mi concede
l’occhio l’anima la parola
per vedere sentire dire,
semplicemente
emozionalmente,
ciò che vedo e sento.

Io non sono un poeta:
e quando questo sguardo mi accade,
mi inchino.

Perché so che questo è uno sguardo
poietico.

*** Massimo Ferrario, inedito, novembre 2014, per 'Mixtura'

2 commenti:

  1. essere o non essere (poeta, etc...) sono domande che ci poniamo per dare a noi stessi la forza di continuare a cercare. Lo sguardo poietico che alberga in te e governa il tuo vivere attraverso la poesia, ti porta a leggere e meditare sulla poesia e attraverso di essa generare nuova poesia, proprio per dare seguito allo stesso sguardo. I miei commenti sono sempre positivi perchè apprezzo molto la tua poesia e anche in questo caso hai suscitato in me emozione e piacere. Continua a cercare ed alimentare i tuoi sguardi poietici perchè tu sai meglio di me quanto bisogno c'è di poesia.
    Un abbraccio
    Francesco

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  2. Grazie, Francesco.
    Io non so (e non spetta certo a me valutare) se i miei contributi abbiano valore più o meno poetico. Per quanto mi dici, almeno nel tuo caso, le mie parole fanno centro: e questo ovviamente mi gratifica.
    Mi viene in mente una clip de 'L'Attimo fuggente', che ho inserito anche in questo blog il 28 dicembre 2015: http://masferrario.blogspot.it/2014/12/video-lattimo-fuggente.html
    E' un pensiero di John Keating, l'insegnante interpretato dal grande Robin Williams, che andrebbe scolpito:
    «Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino: noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana; e la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia, ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento; ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l'amore, sono queste le cose che ci tengono in vita.»

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